Bruxismo
Il bruxismo è definito come un’attività motoria caratterizzata da serramento e digrignamento dei denti durante la notte, abitualmente associata a micro-risvegli e accompagnata generalmente da rumori dovuti allo sfregamento dei denti.
Attualmente gli studi supportano un’ipotesi multifattoriale sulle cause, esistono sempre maggiori conferme che il bruxismo faccia parte di una risposta neurologica, espressione di disturbi del sistema centrale dopaminergico; ai quali si aggiungono altri fattori come l’ansia e lo stress, fattori psicologici, assunzione di sostanze come alcol, caffeina e tabacco. Inoltre malattie sistemiche e l’assunzione di farmaci (come ad esempio la serotonina, le benzodiazepine e le sostanze dopaminergiche) possono favorire l’insorgere di questo disagio.
Possiamo considerare il bruxismo anche come un disturbo del sonno legato sia ad uno stato emotivo sia a diverse patologie, caratterizzato da un disturbo del movimento della mandibola che va a compromettere la qualità del sonno stesso e l’apparato masticatorio.
La diagnosi del bruxismo è vincolata al riconoscimento di una catena di eventi che porta al movimento ritmico della mandibola provocando alcuni segni ricorrenti quali ad esempio il tipo di occlusione, l’usura dello smalto, la presenza di disordini digestivi el’usura degli incisivi dell’arcata inferiore.Altri sintomi che si possono osservare in chi bruxa sono il dolore alla masticazione e ai muscoli cervicali, mal di testa, denti ipersensibili, attiva mobilità dei denti, stanchezza dovuta alla scarsa qualità del sonno.
Attraverso il trattamento osteopatico è possibile agire sui meccanismi neurofisiologici che provocano il bruxismo. In particolare attraverso la manipolazione di tutta la muscolatura masticatoria(per ridurne l’ipertono) e stabilizzatrice del capo, delle suture craniche ed infine andando ad agire sul sistema cranio-sacrale per restituire un buon equilibrio al sistema.